La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12971 del 2024, ha affrontato un’importante questione procedurale riguardante l’istanza di decisione del ricorso per cassazione a seguito di proposta di definizione accelerata (PDA), ex art. 380-bis c.p.c.
Il caso
La controversia nasce dall’eccezione sollevata dalla controricorrente riguardo alla validità della procura speciale conferita al difensore del ricorrente per la presentazione dell’istanza di decisione. La procura, sebbene “nuova” rispetto a quella conferita per il giudizio di legittimità, era ritenuta non “speciale”, in quanto genericamente riferita al giudizio di cassazione e non specificamente all’istanza di decisione ex art. 380-bis c.p.c.
La decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha respinto l’eccezione, chiarendo i requisiti di validità della procura speciale per l’istanza di decisione ex art. 380-bis c.p.c.:
- Novità: La procura deve essere conferita successivamente alla proposta di definizione accelerata del ricorso.
- Specialità: La procura deve attribuire al difensore il potere specifico di presentare l’istanza di decisione, e non può essere una mera procura ad litem per il giudizio di cassazione.
- Forma: La procura può essere autenticata dal difensore stesso e non richiede necessariamente l’intervento del notaio.
- Specialità per relationem: La procura può essere considerata speciale anche se inserita nella stessa busta telematica dell’istanza di decisione, purché contenga un riferimento esplicito all’atto cui accede.
Implicazioni pratiche
La sentenza della Cassazione offre importanti indicazioni operative per i professionisti del diritto:
- Requisiti della procura: È fondamentale che la procura speciale per l’istanza di decisione sia conferita dopo la proposta di definizione accelerata e che specifichi chiaramente il potere del difensore di presentare tale istanza.
- Forma della procura: La procura può essere autenticata dal difensore, semplificando così l’iter procedurale.
- Specialità per relationem: La procura può essere considerata speciale anche se non contiene una descrizione dettagliata dell’atto cui accede, purché sia inserita nella stessa busta telematica e faccia riferimento all’istanza di decisione.
Conclusioni
La pronuncia della Cassazione chiarisce un aspetto importante del procedimento di definizione accelerata del ricorso per cassazione, fornendo indicazioni utili per garantire la corretta applicazione dell’art. 380-bis c.p.c. e la tutela del diritto di difesa delle parti.

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