L’onere di contestazione specifica e il principio di autosufficienza nel ricorso per Cassazione

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Come sappiamo, da ormai qualche anno le parti hanno l’onere di contestare specificamente i fatti ex adverso allegati.

L’onere di contestazione specifica va assolto tempestivamente in relazione ai fatti principali (costitutivi, estintivi, modificativi).

Ovviamente affinché la parte possa contestare specificamente un fatto è necessario che l’altra parte lo abbia prima specificamente allegato; non ci può essere contestazione specifica senza previa allegazione specifica. La contestazione può essere generica in due casi: a) anche l’allegazione era generica; b) il fatto da contestare non è conosciuto dalla parte che ha interesse a contestarlo (ad es. l’attore riferisce che a seguito del sinistro non è stato più in grado di suonare il violino).

Rispetto all’onere di contestazione il giudice potrebbe avere commesso diversi errori; esaminiamone due:

a) ha erroneamente ritenuto non contestato un fatto

b) ha erroneamente ritenuto contestato il fatto

Vediamo come si deduce il vizio in cassazione.

Nel primo caso il ricorrente dovrà individuare il passo della motivazione in cui fa riferimento alla non contestazione; dopo di che dovrà esattamente indicare l’atto ove è avvenuta la contestazione (comparsa, I memoria, ecc.). Dovrà specificare quando è stato depositato (se si tratta di una memoria) e riportare esattamente il contenuto della contestazione.

Nel secondo caso, un volta individuato il passo della motivazione, dovrà riportare quella che lui ritiene una contestazione generica oppure qualora la contestazione sia mancata del tutto, riportare sinteticamente il contenuto degli atti di controparte in cui non è avvenuta la contestazione. In questo caso è bene scrivere qualcosa del tipo: da pagg. 1 a pag. 3 il convenuto ha allegato che …; da pag. 4 a pag. 6 il convenuto ha affermato che … e così via.

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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.

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2 commenti:

  1. Malluzzo Luigi Maria

    sarebbe interessante un formulario con i singoli casi per l’appello

  2. Lica

    Buongiorno,
    Mi ha colpito la frase ” ciò non accade mai”.
    Speriamo.
    Io ho una domanda giudiziale dimostrata da registrazioni fonografiche non disconosciute e quindi piene prove, per cui avrei vinto.



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